gli
animatori lo hanno visto così : BENE
COSI’-COSI’
MALE
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A SERIOUS MAN |
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DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
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dei film precedenti
roberta
braccio |
domenica
pomeriggio |
Quando tutto è pur sempre il contrario di tutto, nella vita come
nei film dei fratelli coen, lasciarsi trasportare dall’onda o annaspare
impazziti di terrore non serve. Tanto comunque, se ogni azione comporta una
conseguenza, anche il non far nulla ne ha, di conseguenze (forse perchè
invece tutti gli altri continuano ad agire, provocando a loro volta
conseguenze). E allora? E allora forse tanto vale affrontare il
tornado, la malattia e la morte con un ghigno, lasciandosi rotolare nella
vita come una palla sulla pista da bowling.. e arrovellarsi sulle domande sì,
come suggerisce uno dei rabbini, ma non per troppo tempo perchè – come
dice una canzone –“i segnali spesso non significano” (cfr
le scritte sui denti). .. Sarà anche il cane che si morde la coda, ma ancora
una volta questa rappresentazione messa in piedi dai coen è uno strike! |
giulio
martini |
domenica
sera |
esercizio di humor nero sull'accettazione/non accettazione della
"maturità religiosa" ( il Bar Mitzvah scandisce
il film ) |
angelo
sabbadini |
martedì
sera |
Formidabili questi Coen: solo a loro poteva riuscire l'impresa di
trasformare in cinema una serie di materiali eterogenei come la cultura
ortodossa ebraica, i Jefferson Airplane e il principio
d'indeterminazione. Ancora una volta i talentosi fratelli si
dimostrano sublimi a costruire un congegno spettacolar-filosofico in cui
si prendono gioco del principio di causalità e mandano in frantumi il
concetto d'identità. Unici! |
carlo
caspani |
mercoledì
sera |
Seriamente beffardi, i Coen fanno i conti con ricordi
adolescenziali, la loro matrice ebraica, la fisica quantistica, l'amore
per i dollari, la solitudine di Giobbe in un film lucido nonostante a
loro piaccia giocare a carte coperte, mischiate, provenienti da mazzi
diversi (il prologo in yddish porta troppi spettatori fuori strada...)
Si salva, e ci salva, solo il rock degli anni Sessanta, Grace Slick in
testa. Don't you want somebody to love? |
fabio de
girolamo |
giovedì
sera |
Superata l’anomalia di un ricorso
molto blando ai generi classici (qualche richiamo alla commedia classica), ci
troviamo ben presto immersi nella poetica così perfettamente riconoscibile
del Coen’s stile. Il serious man protagonista del film,
convinto della possibilità data a ogni uomo di vivere in modo semplice (del
tipo: se seguo i precetti della legge di Dio automaticamente avrò una vita
felice e senza problemi), non accetta di dover affrontare afflizioni e
soprattutto di non capirne il senso. Lenny è la versione umana del Paradosso
di Schrödinger, capace com’è di insegnare ed entusiasmarsi per i
principi della fisica quantistica che teorizzano l’indeterminatezza di
certi meccanismi della natura, ma incapace di accettare gli stessi principi
quando si presentano nella vita quotidiana. Egli accetta-non accetta nel
contempo una teoria, un po’ come fanno le microparticelle (che sono
contemporaneamente in due stati opposti) dell’esperimento mentale di
Schrödinger. |
giorgio
brambilla |
venerdì
sera |
I fratelli Coen hanno forse costruito il loro film più
pessimista. Nulla può giustificare le disgrazie che colpiscono il
protagonista, un uomo fondamentalmente buono: né il buon senso, né la
religione ebraica, né la scienza. Ma l'indeterminazione si può accettare
serenamente quando si tratta di gatti o elettroni, non quando è in gioco la
vita e il suo senso. E lo spettatore è spiazzato esattamente quanto i
personaggi, già a partire dalla storiella iniziale del dibbuk. Perché
i Coen non spiegano perché il mondo è incomprensibile, altrimenti non lo sarebbe
davvero. Piuttosto costruiscono dei personaggi inconsistenti, più surreali
dei sogni che fanno; lasciano che essi si dimostrino incapaci di affrontare e
capire la vita; infine concludono che la sola cosa da fare, quando scopri che
tutto quello che credevi vero erano solo bugie, è ascoltare musica ed essere
un bravo ragazzo, in attesa dell'uragano o di una telefonata risolutivi. Una
visione del mondo terribilmente nichilista e seria lasciata trasparire da
quella che sembra una commedia sgangherata, mentre è un film costruito con
assoluto rigore |