gli animatori lo hanno visto così :         BENE

                                                            COSI’-COSI’

                                                            MALE

                                                

UNA SEPARAZIONE

 

 

DOM pom

DOM sera

MAR

MER

GIO

VEN

 

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roberta braccio

domenica pomeriggio

Come in About Elly, il dubbio e la voglia di giudicare, di prendere una posizione, ingannano e confondono. Non è solo questione di non mostrare mai buoni o cattivi. Lo spettatore si sente sempre chiamato in causa, pur non sapendo che posizione prendere. Questo regista che trovo ineccepibile riesce a mostrare le diverse sfumature, le tante facce dell’essere umano. Appena un giudizio, un aggettivo, sembra prevalere sugli altri, subito qualcosa dirompe nella trama e cambia le cose. Come i giudici del film, davanti ai film di questo regista c’è chi si spazientisce e chi, rendendosi conto di essere davanti alla commedia umana, prova a mettere delle pezze, ad aggiustare qualcosa. Certo è difficile che lasci indifferente perchè sa mirare proprio al centro delle nostre insicurezze.

giulio martini

domenica sera

Coraggiosissima opera "persiana" ( con molti dubbi sulla cultura islamica ...) di un regista che ha deciso, come il marito nel film, di non lasciare L'Iran, ma di curarlo stando lì ( anche se è totalmente intontito e ha bisogno di molto ossigeno, come il nonno ...) e combatte in nome di un minimo senso critico ( "le cose sono giuste indipendentemente da chi le ha scritte e da dove sono scritte"... ) i tanti oscurantismi e pregiudizi odierni.
Ci sono 2 casi complessi ed intricati ( E' giusto che i due si separino ? Chi ha ragione sul furto/caduta ? ) e ben 4 giudici ( il kadì simbolo della legge, le 2 bambine/voce dell' etica parentale ed il pubblico/ neuro in sala) che il regista stimola in un abile e nervosvo stile narrativo, capace di interessare al "futuro" del suo Paese, dilaniato da disparità economiche, meschinità e giuramenti coranici, alla ricerca di una libertà intellettuale che non ceda alla violenza ( vedi il parabrezza ...).

angelo sabbadini

martedì sera

La cinepresa di Farhadi si colloca nel cuore della separazione che da questione famigliare assume con lo sviluppo del film una dimensione tragicamente nazionale. Bellisimo film su uno smottamento incontrollabile e concentrico che alla fine chiede allo spettatore di pronunciare l'ultima battuta.
carlo caspani mercoledì sera questa settimana carlo è stato sostituito da marco

marco massara

giovedì sera

“Carnage” in salsa iraniana. Se la separazione all’inizio viene rifiutata per “futili motivi” ecco che si scatenano una serie di piccoli accadimenti che concatenandosi tra loro provocano un paesaggio di macerie ed una situazione insostenibile. Film molto parlato, in cui i dialoghi rivelano che nella vicenda ognuno ha una piccola parte di ragione, ma il tutto è sopraffatto da un pervasivo , miope ed ossessionante condizionamento religioso che sfocia nella superstizione e nel terrore del peccato che prevarica il senso di giustizia. Attori eccellenti, con un ‘bravo’ in più al vecchio malato.

francesco rizzo

venerdì sera

questa settimana francesco è stato sostituito da giulio