gli
animatori lo hanno visto così : BENE
COSI’-COSI’
MALE
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IL NASTRO BIANCO |
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DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
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dei film precedenti
roberta
braccio |
domenica
pomeriggio |
Una gelida analisi sulla forza dirompente della violenza. Questi
bambini non |
giulio
martini |
domenica
sera |
Si può offrire l'esperienza di una "dimensione
psicologica" che diventa poi ideologia ? Il regista
austriaco, tra reminiscenze storiche e studi personali, ci immerge in una sensibilità
nordica fatta di Autoritarismo, Dipendenza dal Padronato, Soggezione ad un
Luteranesimo ossessionato dalla colpa, perché analizziamo insieme a lui con
calma ( quanto è quieta la voce fuori campo ...) e senza
effetti inutili ( non ci sono se non musiche di scena:
pianoforte + clarinetto, la danza, i cori...) quali danni
spaventosi può generare una mentalità che concepisce tutto in un assoluto
/assolato bianco e nero. Senza spazio per il dubbio e
le emozioni spontanee né sfogo per l'umorismo, in nome della purezza
assoluta ( anche della razza ? ) la presunta/presuntuosa
certezza di possedere inappellabili certezze produce terribili nevrosi
collettive e crudeli violenze verso gli indifesi. |
angelo
sabbadini |
martedì
sera |
Questa volta sul lettino del Dott. Michael Haneke, cineasta
austriaco specializzato in crudeltà e perversione, si accomoda l'intera
comunità di un villagio del nord-est della Germania. Il trauma che ci verrà
narrato si colloca all'alba della I^ guerra mondiale e ci permetterà
d'individuare nella cultura nordica e protestante le indiscutibili
origini della mentalità totalitaria nazista. La diagnosi viene
redatta con algido distacco e con magistrale rigore formale come si
conviene a un vero e proprio trattato di psicopatologia |
carlo
caspani |
mercoledì
sera |
Haneke non fa certo un cinema gradevole, ma lucido; forte
fino |
fabio de
girolamo |
giovedì
sera |
La questione principale è l’osservazione
del sistema educativo usato coi più giovani. C’è una vera e propria
ossessione per il rispetto delle regole morali tradizionali. L’accento
è posto sull’obbedienza e sull’opposto ripudio delle pulsioni per
allontanare il rischio di cadere nel peccato. Da questo punto di vista anche
la ragione è esclusa (non si invita i ragazzi a ragionare sulla condotta o
sulle regole, ma semplicemente a obbedire senza porsi ulteriori problemi).
L’utopia è quella di creare una società i cui membri siano moralmente
integri. Il risultato è viceversa inquietante. L’odio e il rancore
accumulato dai giovani insieme con l’applicazione esasperata dei
criteri etici acquisiti li trasformano in crudeli e glaciali giustizieri
della società, pronti di lì a poco, in età adulta, a costituire l’humus
dentro il quale germoglierà il nazismo hitleriano. Lucido, spietato, inquietante teorema. |
giorgio
brambilla |
venerdì
sera |
giorgio questa settimana, causa
neve, è stato sostituito da roberta |