gli animatori lo hanno visto così :         BENE

                                                            COSI’-COSI’

                                                            MALE

                                                

LADRI DI CADAVERI

 

 

DOM

pom

DOM  sera 

MAR

 

MER

GIO

VEN

 

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roberta braccio

domenica pomeriggio

 film attualissimo nonostante sia storico, mostra come il genio dell'imprenditore si  annidi nelle situazioni più incredibili. Persino in un mercato poco politically correct come quello della morte. Cinico, sornione e ironico, Landis riesce a farci sorridere e a tifare per i due protagonisti: alla fine, il trionfo della giustizia ci pare persino ingiusto, nel ghigno soddisfatto della gente che applaude il cappio. Riuscito ed originale, avanza inquietanti perplessità sull'evoluzione del progresso: inevitabilmente, sopravvive sempre chi ha il pelo sullo stomaco più duro. Parola di Darwin.

giulio martini

domenica sera

 Un Landis  60 enne, stimolato  dalla moda del  "Dark Tourism" - di cui Edimburgo è una celebre -  interviene, con il suo stile, su una storia  metà vera,metà  fasulla
e  disiemina  dubbi e inquietudini.   I serial killers d'antan uccidevano a fin di bene ? Addirittura, nell' '800, per amore ? Solo gli scienziati di  una volta erano  erano così contigui ai delinquenti, in nome del Progresso?  E soltanto gli sbirri ed i politici di un tempo erano così opportunisti ? Tra  citazioni, forche ricostruite e veri musei  d'Università, Landis imbastisce una  "commedia - horror" di squisita marca brittannica. Ma non tutto "il taglia e cuci" della sua difficile operazione  funziona a puntino.  Il genere ormai è troppo ricco e ramificato per centrare subito un altro film nuovo ed esemplare

angelo sabbadini

martedì sera

 è tornato John Landis con le sue praticacce esilaranti. Nell'ultimo film ci si trastulla con il romanzo gotico e si squartano allegramente cadaveri. Come recita la voce narrante (un boia) sono le bellezze dell'illuminismo scozzese...Divertimento garantito

carlo caspani

mercoledì sera

 questa settimana carlo è stato sostituito da giulio

marco massara

giovedì sera

Nonostante un tono generale più contenuto rispetto ai suoi film precedenti, forse dovuto alla trasposizione di un romanzo 'gotico' di Stevenson, John Landis continua ad usare il grado di libertà in più dato dal suo linguaggio sopra le righe per parlare di cose serie: non può esistere una società 'alta' senza una 'bassa' (che ne fa le spese, anzi, testualmente,  'la spesa...' , facciamo attenzione alle figure 'minori' che nascondono talenti (Niepce, Darwin) e soprattutto - difendiamoci da tanto arrembante Shakespeare – è “L'amor che move il sole e l'altre stelle” !!!

francesco rizzo

venerdì sera

 Commedia nera sull'avidità umana, che determina la fortuna di chi sa cavalcarla, a spese dell'unico eroe romantico. Il tutto incartato in un bigino del cinema di John Landis: due protagonisti maschili (come Emmett ed Austin in "Spie come noi"), stranieri in terra straniera (come Jack e David in "Un lupo mannaro americano a Londra"), braccati da forze dell'ordine tronfie e goffe (come Jake ed Elwood in "The Blues Brothers"). Senza contare l'attenzione per la colonna sonora, che accompagna innamoramenti e addii ("Percorrerei 500 miglia per cadere davanti alla tua porta", cantano i Proclaimers sui titoli di coda) e l'arte di mescolare i generi, esorcizzando il cinema che fa paura per farne un cinema che faccia ridere. Poco, purtroppo.