gli animatori lo hanno visto così :    BENE

                                                            COSI’-COSI’

                                                            MALE

                                                

JULIE & JULIA

 

 

DOM

pom

DOM

sera

MAR

 

MER

GIO

VEN

 

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roberta braccio

domenica pomeriggio

Questa settimana roberta è stata sostituita da Giulio

giulio martini

domenica sera

se la nostra Lisa Biondi non esiste (!) e Suor Germana è scomparsa nel nulla, gli americani ci battono ancora una volta facendo un  monumento, oltre al museo  già aperto, alla loro eroina salva famiglie e salva fornelli. Mentre noi dimentichiamo l'Artusi, che ha cementato l'Unità d'Italia in tavola, al pari di Verdi e Manzoni con la musica e la lingua , il loro cinema mitizza una semplice "traduttrice" dell'arte culinaria europea ad uso e consumo degli ex-cowboys, grazie alla sempre abile Ephron, capace di scovare figure che titillano l'orgoglio femminile. Il film poteva essere più leggero (meno burro ?), più pungente ( qualche spezia ulteriore ?)  pur sempre evitando gli opposti estremi del fast e slow food.
Vale a dire: ci avrebbe guadagnato se avesse imbandito meno situazioni - alcune inutili - e meno ricette.

angelo sabbadini

martedì sera

Bella idea riempire lo schermo con la vita over size di Julia Child ! Peccato che la smaliziata Nora Ephron non abbia il coraggio di portare l’impresa fino in fondo e introduca il controcanto della blogger Julie Powell, chiamata a condividere con l’eroina pop degli anni sessanta oneri e onori della commedia gastronomica. Ne risulta un piatto gradevole ma insipido senza il sale vivificante del ritmo cinematografico.

carlo caspani

mercoledì sera

Chi   scrive si dichiara vergognosamente imparziale in quanto amante  della cucina francese, di Parigi, del burro e di Meryl Streep. Per  questo sorvola su alcune furberie narrative di un film tutto al 
femminile, sia pure con mariti "santi", e su una descrizione 
volutamente "mitica" di un passato apparentemente più semplice, tra 
Martini e sigarette, in contrapposizione a un presente competitivo e 
carrierista.

marco massara

giovedì sera

Dopo aver ‘disossato’ il tema delle storie parallele delle due cuoche  in maniera anche troppo contrappuntata ,  il soggetto non ha più grandi margini di sviluppo.  E allora si parte con il ‘ripieno’: un po’ di rimpianto per la mancata maternità, un po ‘ di Maccartismo che in America è un sapore sempre gradito e un pizzico di dichiarata competizione femminile e latente invidia maschile. Ne viene fuori un menu un po’ faticoso da digerire per i succhi cinefili dello spettatore.  Se poi aggiungiamo una recitazione troppo sulle righe della Streep , un suo doppiaggio al limite della decenza ed una colonna sonora bella ma decisamente troppo invadente,  arriviamo vicini ad una leggera nausea.  A salvare il film dal ‘rosso diretto’ è un superbo Stanley Tucci (lui sì con una voce italiana perfetta !)  che si sforza di tamponare gli eccessi della Streep da bravo tonico digestivo  (e se incontro un americano che pontifica sul colesterolo a 200 ….)

giorgio brambilla

venerdì sera

Questa settimana giorgio è stato sostituito da carlo