gli animatori lo hanno visto così :         BENE

                                                            COSI’-COSI’

                                                            MALE

                                                

IL CIGNO NERO

 

 

DOM

pom

DOM

sera

MAR

 

MER

GIO

VEN

 

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roberta braccio

domenica pomeriggio

 cupa e angosciante radiografia della pressione psicologica tra le aspettative degli altri e la propria inadeguatezza. Fa da teatro il mondo del balletto, dove la Perfezione è la regola. Se nel balletto si raggiunge l’armonia con il giusto equilibrio di istinto e cervello, nella vita si diventa adulti conoscendosi e imparando i propri limiti e i propri spazi. Nella realtà, come nella finzione, quando uno dei due cigni prevarica l’altro, la morte è inevitabile. Un film spietato e riuscitissimo che, anche grazie ad una protagonista eccellente, si muove in perfetto equilibrio tra realtà e finzione, tra razionalità compulsiva e accese emozioni. Ottimo!

giulio martini

domenica sera

l'aspetto oscuro - istintuale, trasgressivo, peccaminoso - di ognuno di noi emerge ogni tanto e ogni tanto ha la prevalenza. Il regista è convinto che solo quando il lato bianco ed il lato nero si bilanciano si ha un perfetto equilibrio
nella propria personalità. Ma questa "necessaria perfezione " coincide con la fine della ricerca e del lavorio sul proprio inconscio e sul proprio corpo. In un film speculare, ma "al femminile ", di The Wrestler l'ebreo Aronofsky cerca di sublimare la stessa, identica autoflaggellazione sado-maso, proponendola - ma con maggior levigatezza ed un fianle identico - come via
obbigata alla verità, al sacrifico per corenza, all'integrale fedeltà a se stessi.

angelo sabbadini

martedì sera

Darren Aronofsky, dopo aver inaugurato tra fischi e applausi l’edizione del 2010 del festival di Venezia, nobilita con un intreccio pop anche l’incipit del Cinecircolo. Complimenti alla nostra rassegna per le 29 candeline e congratulazioni al rutilante regista che si candida come impenitente profeta del kitsch cinematografico. Enfatico.

carlo caspani

mercoledì sera

Aronofski continua con le sue passioni e morti senza resurrezione, questa volta nel mondo del balletto. Arte, danza, vita sono sangue, sudore, sofferenza e trasformazione.I conflitti madre/figlia, un pizzico saffico tanto alla moda e qualche effetto speciale di troppo sciupano un po' la parte psicanalitica, affascinante e nascosta, sulla doppiezza/sdoppiamento della protagonista.

 

giovedì sera

giulio ha condotto la prima serata del giovedì

francesco rizzo

venerdì sera

l'eterna battaglia fra attore e personaggio, lo smarcamento da un'infanzia anormale e prolungata (come quella di certe attrici, ballerine e starlette, in effetti), il cigno nero che apre le ali in una donna che sembra poter essere solo un cigno bianco. a metà strada fra grande melodramma e grande kitsch (scusa, nanni), fra il polanski di ieri e il dario argento dell'altro ieri, si fa ricordare soprattutto per come scava, asciuga e tormenta il corpo di natalie portman. quanti generi ci sono in questo film, domanda una spettatrice uscendo? troppi, forse.