gli
animatori lo hanno visto così : BENE
COSI’-COSI’
MALE
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BASILICATA COAST-TO-COAST |
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DOM pom |
DOM sera |
MAR |
MER |
GIO |
VEN |
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dei film precedenti
roberta braccio |
domenica pomeriggio |
“La musica è il cibo dell’anima” si
diceva in Soul Kitchen . E anche questo film sembra essere d’accordo, anche
se a ben vedere il “motore” del viaggio, della musica e dello stare insieme è
in fondo sempre e solo la passione e il sentimento. Per la propria terra, per
la propria famiglia, per la musica appunto e per la vita. C’è gioia, in
questo film, che si fa vedere ed ascoltare. A volte con una stonatura di
troppo forse ma con disarmante semplicità. |
giulio martini |
domenica sera |
intelligente per prendere coraggio
e dare la parola - dal di dentro - ad una Regione molto dimenticata
dal Cinema.Facendo citazioni cinefile su Registi estranei a questa
terra ( la rocca di Graco, usata da Pasolini, " 3 Fratelli" o
"Cristo si è fermato ad Eboli" di Rosi, Rocco ed i suoi
fratelli...) e simpatiche autoironie sui terroni, il film copia un po’ l'autarchico Moretti, l'ecologista Olmi ( il
figlio - Fabio Olmi - è l'operatore... ) e il meridionalista
Calopresti de "L' Abbuffata", tra Armata Brancaleone e
antico Carro di Tespi.E ottiene anche un efficace effetto
"cine-turistico": ci invita , con sfottò garbati (i dilettanti
della cinepresa, le televisioni e ai politici locali, le fidanzatine, i
"briganti", gli emigranti famosi) alla scoperta di paesaggi integri
e di piatti autoctoni. Il lucano Rocco Papaleo si è aperta , con acume,
una sua strada impensabile, al pari dell'ormai cinquantenne Di Gregorio, nel
cui film d'esordio - "Pranzo di Ferragosto"- dell'anno
prima, recitava... |
angelo sabbadini |
martedì sera |
Ha tutte le ragioni Rocco Papaleo quando
rivendica al suo film il compito di rilanciare un'immagine diversa del sud!
L'immaginario di "Gomorra" è potente ma l'Italia meridionale ha
anche altre carte da giocare. Il fascino della Basilicata, ad esempio,
attraversata cost to cost da quattro picari canterini. E l'ipotesi
prende rapidamente forma per le fresche arlecchinate degli attori in
amicale sintonia e grazie alla riuscita rivisitazione cinematografica della
formula del teatro-canzone che Papaleo ha felicemente sperimentato nelle
sale di mezza Italia. |
carlo caspani |
mercoledì sera |
Non è un coast to coast californiano,
Papaleo è davvero alle prime armi, ma l'atmosfera ruspante, l'aria da
gita scolastica allegra e lo spirito sciolto dei protagonisti
fanno perdonare errori e ingenuità. Il giudizio è comunque offuscato
e parziale, perché Giovanna Mezzogiorno, mai tanto solare e
affascinante come in questo film, vanifica qualsiasi tentativo di imparzialità... |
marco massara |
giovedì sera |
“la passione
ci guida” recitava un claim Fiat di qualche anno fa. E la passione è quella
che spinge quattro suonatori e una cine-giornalista ( una straordinaria
Giovanna Mezzogiorno, più che mai nomen – omen) ad un percorso
Maratea-Scansano fondamentalmente non lineare (geniale la trovata della
pallottola di carta che traccia l’itinerario sulla carta geografica) che ad
ogni curva regala una sensazione inattesa e lampi di umanità. Passione per la
musica, ma anche per il cinema che sfonda il limite del riquadro del mirino della videocamera per farsi
autentico mezzo narrante. E bravo Rocco
Papaleo che ha il coraggio di fare un’opera prima a 52 anni, senza il timore
di raccontare una storia sicuramente semplice , ma anche tanto coinvolgente ! |
giorgio brambilla |
venerdì sera |
Basilicata cast to
coast
è un film dotato di una sana consapevolezza dei propri limiti, che esprime in
molti modi, a partire dall'ironia del titolo. L'atmosfera un po' surreale, la
musica raffinatamente semplice e i simpatici personaggi francamente divertono
e coinvolgono. Piacciono alcune idee qui espresse, anche se non nuove: che
cantare o filmare possano regalare dignità ad avvenimenti minimi, come un
panino con la frittata, e permettano alle persone di comunicare e raccontarsi
in modo altrimenti impensabile, così come l'invito a scegliersi una passione
e regalarsi del tempo. Tuttavia la storia sembra talvolta procedere in modo
forzato, come quando Carmine ricompare nei panni di fattorino della sorella o
quando Francesco si riscoprire medico. Un discreto esordio, ma Papaleo deve
“camminare” ancora un po' per arrivare a creare personaggi e situazioni più
compiute e convincenti. |