ORION MOVIES
CENTRO FRANCESCANO ARTISTICO ROSETUM
via Pisanello 1
20146 - MILANO
GLI ANIMATORI COMMENTANO
LA FORMA DELL'ACQUA
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commenti dei film precedenti
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flavio acquati |
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giulio acquati |
Ricco di citazioni e riferimenti della golden age di Hollywood, il film di
Del Toro riesce a mettere in scena tutti gli argomenti più caldi del momento, la
misogenia, il pregiudizio, ma anche la forza femminile, l'omosessualità, il
fascino della diversità vista come un valore aggiunto e non come una debolezza.
Il film risulta estremamente scorrevole e di facile fruibilità, grazie ad un
montaggio totalmente allineato alla narrazione ed in funzione di essa,
arricchito da una fotografia estremamente
romantica.
L'impressione che il film lascia è che nonostante
stilisticamente sia totalmente in linea con l'immaginario ed il gusto di Del
Toro, il gusto e le caratteristiche del regista siano state in qualche modo
ammorbidite e rese più facili e gradevoli, venendo incontro ad un pubblico più
eterogeneo e vasto possibile, ottenendo così un grande successo. |
marco massara |
Se si mettono
in una lista i temi toccati dal film (il mostro, il rapporto “la bella e la
bestia”, il confronto tra classi sociali, la guerra fredda, il senso di pericolo,
l’amore per il cinema, le spie russe, l’immortalità,
l’elemento primordiale …..etc) c’è da preoccuparsi che ne venga fuori un gran
minestrone. Invece Del Toro è capace di equilibrare ed armonizzare queste
chiavi di lettura e senza rinunciare alle sue ossessioni (il mostro) e le sue
passioni (il fumetto) costruisce una vera festa per cinefili. Molti temi possono
sembrare (e lo sono) un po’ “Deja vu”, ma l’amalgama è davvero riuscitissima. Come
ha detto lui stesso “Caviale nell’ Hamburger”. |
matteo mazza | |
carolina papi |
Guillermo del Toro ha realizzato il film che avrebbe voluto vedere da bambino
quando, assistendo alla proiezione de “Il mostro della laguna nera”, era rimasto
deluso dal mancato happy end che avrebbe tanto desiderato! Si rifà con “La
forma dell’acqua” in cui soddisfa ampiamente le attese del pubblico che vuole
che vincano “i buoni” sui cattivi, gli umili sugli arroganti, gli emarginati sui
potenti! Proprio come nelle fiabe...! Se il messaggio è piuttosto banale, la “forma” che lo veicola è decisamente accurata e di gran pregio! Dal taglio delle inquadrature all’uso sapiente delle luci e dei colori non si può non riconoscere a Del Toro una maestria registica e una gestione perfetta del mezzo cinematografico che conosce a fondo perché frequenta e pratica sin da ragazzino! In questo senso sa far suo l’immenso patrimonio della Settima Arte, rendendole omaggio e restituendole forza e significato! |
giulio papi |
Per giudicare un film la prima cosa che occorre fare è collocarlo in uno dei vari generi che la cinematografia ci presenta. Questo film non si sa dove collocarlo: spionaggio, fantascienza, politica...c’è persino un pezzo di musical! Io direi che è più una fiaba in chiave moderna tipo “La Bella e la Bestia”. Non c’è dubbio che il film sia fatto molto bene, ma la sostanza è scarsa. È un esercizio di regia che attinge a cose già viste. Le fiabe mi divertivano quando ero un bambino. Oggi mi appaiono solo come una perdita di tempo... |