ORION    MOVIES

CENTRO FRANCESCANO ARTISTICO ROSETUM

via Pisanello 1

20146 - MILANO

GLI  ANIMATORI COMMENTANO

LA FORMA DELL'ACQUA

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cineforum 2015-2016

 

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i commenti del pubblico

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flavio acquati


giulio acquati

Ricco di citazioni e riferimenti della golden age di Hollywood, il film di Del Toro riesce a mettere in scena tutti gli argomenti più caldi del momento, la misogenia, il pregiudizio, ma anche la forza femminile, l'omosessualità, il fascino della diversità vista come un valore aggiunto e non come una debolezza. Il film risulta estremamente scorrevole e di facile fruibilità, grazie ad un montaggio totalmente allineato alla narrazione ed in funzione di essa, arricchito da una fotografia estremamente romantica.
L'impressione che il film lascia è che nonostante stilisticamente sia totalmente in linea con l'immaginario ed il gusto di Del Toro, il gusto e le caratteristiche del regista siano state in qualche modo ammorbidite e rese più facili e gradevoli, venendo incontro ad un pubblico più eterogeneo e vasto possibile, ottenendo così un grande successo.
marco massara                  

Se si mettono in una lista i temi toccati dal film (il mostro, il rapporto “la bella e la bestia”, il confronto tra classi sociali, la guerra fredda, il senso di pericolo, l’amore per il cinema,  le spie russe, l’immortalità, l’elemento primordiale …..etc) c’è da preoccuparsi che ne venga fuori un gran minestrone. Invece Del Toro è capace di equilibrare ed armonizzare queste chiavi di lettura e senza rinunciare alle sue ossessioni (il mostro) e le sue passioni (il fumetto) costruisce una vera festa per cinefili. Molti temi possono sembrare (e lo sono) un po’ “Deja vu”, ma l’amalgama è davvero riuscitissima. Come ha detto lui stesso “Caviale nell’ Hamburger”.

matteo mazza

carolina papi

Guillermo del Toro ha realizzato il film che avrebbe voluto vedere da bambino quando, assistendo alla proiezione de “Il mostro della laguna nera”, era rimasto deluso dal mancato happy end che avrebbe tanto desiderato!  Si rifà con “La forma dell’acqua” in cui soddisfa ampiamente le attese del pubblico che vuole che vincano “i buoni” sui cattivi, gli umili sugli arroganti, gli emarginati sui potenti! Proprio come nelle fiabe...!
Se il messaggio è piuttosto banale, la “forma” che lo veicola è decisamente accurata e di gran pregio! Dal taglio delle inquadrature all’uso sapiente delle luci e dei colori non si può non riconoscere a Del Toro una maestria registica e una gestione perfetta del mezzo cinematografico che conosce a fondo perché frequenta e pratica sin da ragazzino! In questo senso sa far suo l’immenso patrimonio della Settima Arte, rendendole omaggio e restituendole forza e significato!

giulio papi

Per giudicare un film la prima cosa che occorre fare è collocarlo in uno dei vari generi che la cinematografia ci presenta. Questo film non si sa dove collocarlo: spionaggio, fantascienza, politica...c’è persino un pezzo di musical! Io direi che è più una fiaba in chiave moderna tipo “La Bella e la Bestia”. Non c’è dubbio che il film sia fatto molto bene, ma la sostanza è scarsa. È un esercizio di regia che attinge a cose già viste. Le fiabe mi divertivano quando ero un bambino. Oggi mi appaiono solo come una perdita di tempo...