La notte che mia madre ammazzò mio padre
da domenica 10 a venerdì 15 febbraio 2019
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LA NOTTE CHE MIA MADRE AMMAZZO' MIO PADRE
regia di Inés Parìs
“Un po' di tempo fa ero a cena con delle amiche, e una di loro ha raccontato di quella volta in cui ebbe la pessima idea di invitare a casa sua per il pranzo di Natale, sia il suo ex che la ex del suo attuale compagno. L’amica ci raccontava quella cena infausta con un certo tono di tragicità, e fu allora che iniziai a pensare che in quel drammatico racconto c'era invece una stupenda commedia.
Di lì a poco, proprio in occasione di un'altra cena, a casa della produttrice Beatriz de la Gándara, mi decisi di raccontare a lei e a Fernando Colomo quel che stavo iniziando ad abbozzare: una commedia che partiva da quel aneddoto sugli ex invitati a cena. A loro piacque così tanto che decisero di produrla assieme. Nei mesi successivi, iniziai con Fernando a scrivere questa sceneggiatura fondata su una cena con molti ex da una parte e dall’altra, mentre Beatriz andava di cena in cena, alla ricerca di nuovi partner che finanziassero il film.” (dal pressbook).
Campione d’incassi in Spagna e vincitore del Premio del Pubblico al Festival del Cinema di Málaga 2016, l film propone un intreccio di relazioni familiari e di colpi ad effetto che si innerva senza soluzione di continuità sul tema della maschera e del doppio, arrivando a rappresentare un incessante accavallamento dei livelli di realtà e di finzione ed invitando lo spettatore ad una parossistica “sospensione dell’incredulità”. Il gioco dei riferimenti cinematografici e degli omaggi ai vari sottogeneri della commedia è evidente. A cominciare dalla sferzante satira della letteratura e del cinema giallo e dalla esasperata “poetica del doppio” con una struttura ad incastro modello scatole cinesi di Invito a cena con delitto (di Robert Moore, 1967), la scelta di ambientare la rappresentazione nel corso di una cena e di proporre una grottesca mise en abyme attorno ad un delitto o ad un pregiudizio (razziale, sociale, anagrafico, performativo) richiama alla memoria numerose altre pellicole: Indovina chi viene a cena? (di Stanley Kramer, 1967); Una Cena quasi Perfetta (di Stacy Title, 1995); Festen (di Thomas Vinterberg, 1998); La Cena dei Cretini (di Francis Veber, 1998), Cena tra Amici (di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, 2012) fino al recente Perfetti Sconosciuti (di Paolo Genovese, 2016).