Titolo

Animali notturni

 

da domenica 3  a  venerdì 8 dicembre 2017

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ANIMALI  NOTTURNI

REGIA DI TOM FORD

 

: “Ha vinto il Leone d’argento a Venezia e sicuramente raccoglierà premi anche nella Awards Season americana perché Animali notturni, il secondo film di Tom Ford, è un vero gioiello. Una donna riceve, dall’ex marito scrittore, che lei ha lasciato 20 anni prima, una copia del suo romanzo. La vita infelice di Susan, la storia del libro e i flashback nel passato si alternano in una trama che lo stilista-regista tesse con sicurezza e solidità. La donna ci guida tra i livelli narrativi che, non solo funzionano benissimo, coinvolgono dalla prima all’ultima scena. Ci si perde nei mondi creati da Tom Ford, dove tutto è curato nei dettagli, tutto traspira passione. Si soffre guardando il film. È un thriller. Una storia di vendetta? Forse, ma non solo. Di rimorsi. D’amore.” (da elle.it)

marco massara

domenica pomeriggio

“come colui che sognando sogna di sognare” – Perdonate la parafrasi  un po’ maccheronica del Sommo Poeta, ma questo film la merita. Un testo che seduce e stordisce lo spettatore che rischia di non riconoscere qual è la ‘storia vera’ e quale la “storia inventata”. Pieno di trabocchetti, cambi di ritmo che invitano a lasciarsi condurre dalle immagini ed al tempo stesso a  ‘lavorare’ per mantenere il controllo del plot. Ottimamente recitato ed ambientato, caratterizzato dal retrogusto della ‘revenge’ e dell’occasione perduta: da applauso!

giulio martini

domenica sera

con una  sconvolgente mescolanza di raffinatezze e  mostruosità, Tom Ford  elabora un esasperato  parallellismo tra il più turpe oltraggio alla fragilità  femminile e l'angosciante,insostenibile offesa all'orgoglio dei maschi, quando vengono accusati di debolezze e per questo umiliati e resi vendicativi. E porta allo stremo  la sua doppiaiper-sensibilità gay  nel presentare l'ambiente modaiolo dell'arte, dove sotto  pettinature/vestiti  stilizzati al massimo della eleganza si cela il nulla, cioè il più brutale cinismo e la più disumana anaffettività contemporanea.  Nonostante qualche momento, a tratti insostenibile, e qualche guizzo meno decifrabile(  la app sulla culla... la situazione delI' aborto... )  Ford  dimostra di avere un saldo possesso del tessuto visionario del cinema, che sottopone ad un taglio sartoriale chirurgico. E  mostra la sua  totale lucidità  in questa espressiva inusuale, cioè  dell'effetto dirompente dell' intreccio  tra  modalità stilizzate e putridi orrori ( con  molti nudi  e lavacri impossibili ...) che poi ci proporrà nella storia, anticipandone lo stridore  nel  "Vernissage" dei titoli di testa.   Questa torbida coabitazione  di  superbe attenzioni stilistiche e deformità perturbanti della natura umana,continuerà lungo tutta  la passerella del film, con gelide bellezze newyorkesi  al top dell'ipocrisia e beluine oscenità mascoline del suo Texas virile al culmine del rancore.

angelo sabbadini

martedì sera

Sfilata di campioni dell’arte contemporanea nel film “Animali notturni”: John Currin, Jeff Koons, Sterling Ruby, Julian Schnabel, Damien Hirst, ecc. E l’unica opera senza paternità, sui cui campeggia in stile pop la scritta “Revenge”, è quella che esplicita il senso del thriller. Perché di vendetta parla il riuscito film di Tom Ford, costruito tra le asettiche gallerie d’arte di Los Angeles e gli spazi aperti e feroci del Texas. Nell’epilogo lo scacco della protagonista non rimane consegnato alla pellicola, ma diventa motivo di confronto per la sensibile platea del Bazin.

carlo caspani

mercoledì sera

Modaiolo, esteta, provocatore: certo, ma Tom Ford è anche e soprattutto un signor regista.  capace di spiazzare, magari disgustando programmaticamente lo spettatore, (le inquadrature iniziali, le scene da toilette en plein air), ma all'interno di un progetto narrativo coerente e calcolato come una formula matematica fatta di narrazioni a incastro. E se manca un cuore che batte, se alla fine abbiamo osservato un complesso quadro di raffinata "revenge", è perchè davanti al dolore del tradimento e dell'abbandono sentimentale la reazione è spesso tremendamente uguale e contraria, come direbbe Lavoisier

giulio martini

giovedì sera

 

giulio martini

venerdì

sera