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L'ultima notte di Amore
da domenica 26 novembre a venerdì 1 dicembre 2023
L'ULTIMA NOTTE DI AMORE
REGIA DI ANDREA DI STEFANO
“Il longtake in plongée dei meravigliosi titoli di testa - senza dubbio tra i più belli visti nel cinema italiano recente - ad osservare fatalmente dall'alto una Milano tanto affascinante quanto cupa e spettrale, è già un'evidente dichiarazione, se non d'intenti, quantomeno di sentimenti. Ce lo dice l'incedere tesissimo dello straordinario tema musicale di Santi Pulvirenti e ce lo dice anche il titolo: quello che vedremo di lì a poco sarà il racconto di un'ultima notte, un capolinea, la fine - di un'onoratissima carriera o di una vita -, un punto e mai più a capo. Una corsa immobile verso il termine dell'oscurità, un inciampo beffardo a poche ore dal traguardo, Milano che nel perdere (l') Amore, perderà probabilmente anche l'ultimo baluardo di giustizia, di onestà e di lealtà che le erano rimaste. In quella veduta aerea dunque, l'onnipotenza di un destino silenzioso che sorveglia una città, l'ingresso spaventoso in un mondo - e quindi in un genere - governato da leggi proprie, da codici nerissimi in grado di stritolare chiunque; perfino i giusti, deboli agli occhi di tutti perché non hanno mai sparato; perfino coloro che sono pieni d'amore. (…) Eppure ne L'ultima notte di Amore non c'è traccia di quella violenza, di quella messa in scena sporca e furiosa che caratterizzava il poliziottesco; permane, come si diceva, quel generico e invincibile senso di sconfitta e stallo esistenziale tipico del noir, ma la grandezza del film sta anche nelle straordinarie geometrie disegnate all'interno dei pochi spazi in cui si sviluppa l'azione, in un'architettura narrativa che usa magistralmente il tempo per comprimere gli eventi e invertire di segno le situazioni (la festa) e in una calibratissima costruzione delle immagini, dove le ombre e i chiaroscuri sono sempre elementi significanti e coerenti, mai gratuitamente estetizzanti. (…) Di Stefano insomma, non guarda superficialmente al passato, non rifà banalmente il genere, piuttosto lo evoca o, meglio, ne evoca un sentimento, un approccio, un desiderio, per poi renderlo più attuale e contemporaneo che mai. È un film di oggi e sull'oggi, L'ultima notte di Amore, non perché gli interessi dire grandi cose su questo presente (forse pure lo fa, però vivaddio non è mai il motore ultimo dell'azione), ma perché finalmente parla, comunica, emoziona, esalta, intrattiene con immagini di oggi, presenti, urbane, metropolitane, nerissime. (…) That's Amore: per il genere, per le immagini, per il cinema.”
Marco Catenacci da spietati.it
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